GINECOLOGIA

VISITA GINECOLOGICA

La visita ginecologica consiste nella valutazione dell’apparato genitale femminile (genitali esterni ed interni).

Durante la visita ginecologica la paziente si siede sul lettino ginecologico a gambe divaricate. Il medico esegue l’esplorazione visiva della vulva e introduce in vagina un piccolo divaricatore in plastica monouso, che permette di visualizzare il collo dell’utero ed eseguire il Pap test.
Rimosso il divaricatore, si procede all’esplorazione vaginale: il medico, attraverso un dito in vagina, valuta le caratteristiche dell’utero e delle ovaie.

La visita ginecologica può essere completata da un’ecografia transvaginale di supporto, per valutare la presenza o il sospetto di patologie come fibromi, polipi endometriali o cisti ovariche.

ECOGRAFIA GINECOLOGICA

L’ecografia transvaginale consiste in una ecografia eseguita con una piccola sonda ecografica dedicata che viene inserita in vagina e permette la visualizzazione dell’apparato genitale femminile in modo preciso, cogliendo dettagli anatomici e funzionali dell’utero e delle ovaie.

In particolare, questo esame permette di valutare l’epitelio che riveste la cavità interna dell’utero (rima endometriale) che, se aumentato oltre determinati parametri, merita un approfondimento diagnostico.

L’ecografia di II livello è finalizzata alla caratterizzazione di “anomalie” rscontrate all’ecografia di I livello, come, ad esempio, le cisti ovariche, i miomi o l’ispessimento endometriale

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PAP TEST ed HPV-DNA TEST

Il Pap test (test di Papanicolaou, dal cognome del medico che lo ha inventato) è un esame di screening, che si effettua cioè anche in donne sane senza alcun segno di possibile malattia. Lo scopo è individuare precocemente tumori del collo dell'utero o alterazioni che col passare degli anni potrebbero diventare tali. L’introduzione del Pap test ha contribuito significativamente a ridurre la mortalità per tumore del collo dell'utero (anche detto della cervice uterina) per cui andrebbe eseguito con regolarità, ogni tre anni, da tutte le donne dopo l'inizio dell'attività sessuale o comunque a partire dai 25 anni di età.

Il test HPV (detto anche DNA HPV test) consiste nel prelievo di una piccola quantità di cellule dal collo dell'utero (o cervice uterina) che vengono successivamente analizzate per verificare la presenza di Papillomavirus: le infezioni causate da questo virus possono infatti essere responsabili del tumore del collo dell'utero.

il test HPV non è un esame che va effettuato di routine insieme al Pap test pensando di ottenere risultati più affidabili;

  • la positività al test HPV non significa necessariamente presenza di tumore;

  • il test HPV deve essere eseguito a intervalli più lunghi (almeno cinque anni) rispetto ai tre anni previsti per il Pap test.

Le modalità di esecuzione del PAP test e del DNA HPV test sono analoghe: nel corso di una normale visita ginecologica, si applica lo speculum, uno strumento che dilatando il canale vaginale permette la visualizzazione e l’accesso al collo dell’utero. A questo punto si inserisce delicatamente una speciale spatola o un bastoncino cotonato che servono a raccogliere piccole quantità di cellule sia dal collo dell'utero sia dal canale cervicale da esaminare in laboratorio.